Brahma Kumaris Scuola di Meditazione Raja Yoga Bologna

Le 4 tipologie dei pensieri

Questa prima lezione introduce il potere della mente e le vari tipologie di pensieri che vengono a crearsi nel laboratorio della mente.

Corso di Meditazione Raja Yoga: Lezione 1°

ISCRIVITI ORA al Canale Ufficiale YouTube Brahma Kumaris Italia:

.

Come si può interrompere il flusso incessante di pensieri?

Una domanda che viene fatta spesso da coloro che stanno per iniziare la pratica della meditazione è come si può interrompere il flusso incalzante di pensieri riguardo a ieri, oggi e domani, le cose, gli eventi e le altre persone al fine di calmare le mente.

La risposta è semplice. Devo creare deliberatamente e coscientemente pensieri positivi relativi allo stato naturale del sé.

Le scimmie – Una storia

Un giorno, un discepolo chiese al suo Maestro come doveva meditare. Gli fu detto di trovare un luogo tranquillo, di sedersi comodo e di concentrarsi. Al momento del congedo, il guru aggiunse questa raccomandazione:

«Qualsiasi cosa tu faccia non dovresti pensare alle scimmie dalla faccia rossa».

Il discepolo trovò un luogo adatto, si mise a sedere, entrò in uno stato di rilassamento e infine si ricordò dell’istruzione del guru: Non devo pensare alle scimmie dalla faccia rossa. In quello stesso istante, sullo schermo della sua mente apparve una scimmia dalla faccia rossa. Di nuovo pensò: Non devo pensare alle scimmie dalla faccia rossa. Ne apparve un’altra. Per quanto si impegnasse a non pensare alle scimmie, esse invadevano continuamente la sua attività mentale.

Allo stesso modo, quando medito devo permettere al flusso normale dei pensieri di rallentare naturalmente e di creare pensieri connessi alla sequenza meditativa. Se all’improvviso appaiono pensieri inutili, non devo sprecare energia lottando contro di essi. Diventeranno solo più forti. Se ritorno semplicemente alla creazione volontaria di pensieri elevati, queste scimmie inutili scompariranno.

Vi sono fondamentalmente quattro tipi di pensieri:

Pensieri neutri o essenziali: quelli relativi alle funzioni o responsabilità connesse con il corpo come mangiare, dormire, lavarsi, prendersi cura dei bambini o delle scadenze di lavoro.

Pensieri inutili o non necessari: preoccupazioni e paure, immaginazioni irreali o fantasticherie, pensare insistentemente a un compito particolare che richiede realmente solo un po’ di pianificazione. Anche queste cose indeboliscono il sé.

Pensieri negativi o che indeboliscono: riguardano i difetti degli altri, i propri, la sfiducia, la mancanza di autostima, rabbia, frustrazione, vanità, avidità, arroganza o pigrizia.

Pensieri positivi o potenzianti: sono quelli relativi alla natura innata del vero sé o quello di altri, alla conoscenza spirituale, al compito di elevare gli altri spiritualmente, (donando felicità, augurando il bene), alle virtù, all’auto-rispetto.

I pensieri sono mie creature

Nella fase iniziale la continuità è molto importante. Devo trattare i pensieri negativi come un genitore saggio e gentile tratterebbe i suoi figli. Dopotutto ogni mio pensiero è come un figlio che ho portato alla luce. Se voglio cambiare, devo modificare i pensieri riguardo a me stesso.

Che effetto fanno i pensieri?

I pensieri possono generare conseguenze o vibrazioni positive, negative o neutre.

I pensieri positivi producono vibrazioni di alta qualità che possono annullare la bassa qualità dei pensieri negativi.

Tutti i pensieri creano un effetto esterno sugli altri o sull’atmosfera circostante, che a sua volta determina un certo tipo di riscontro per il sé.

Proviamo a guidare i pensieri:

Cominciamo questo esercizio con gli occhi socchiusi ma senza focalizzarli su qualcosa in particolare. Il primo passo consiste nel portare tutta l’attenzione sul punto tra le sopracciglia ed iniziare la sequenza dei pensieri.

Breve Meditazione

Lascio emergere i miei pensieri… e li osservo… come se fossi un passeggero su un treno… Le scene di oggi, di ieri e di domani scorrono fuori del finestrino… Sento dei rumori intorno a me… Sono consapevole del qui ed ora… Sono circondato dalle cose della mia esistenza – i ruoli, le relazioni, le responsabilità, le abitudini – tuttavia… rimango un osservatore, al centro di tutto questo.

Con molta leggerezza e facilità, la mia attenzione va al centro dell’energia cosciente in mezzo al cervello, sopra e tra le sopracciglia… una piccola stanza interiore dalla quale controllo la mia vita… Penso… osservo… dove io, il passeggero, sono centrato….I pensieri riguardo a ciò che ho fatto… a ciò che devo fare… ai miei obblighi che sono all’esterno del treno… li lascio semplicemente stare… e rivolgo la mia attenzione all’interno, al processo del pensiero…

Penso alla mia vera natura… Lascio le preoccupazioni della mia vita quotidiana e mi concentro sul mio sé interiore… Capisco di essere qualcosa di essenzialmente distinto dall’identità fisica… Un essere pensante… né maschile né femminile… né vecchio né giovane… senza nazionalità… Io sono io, solo questo, senza etichette… senza gli aggettivi che si riferiscono al corpo… colore, nazione, religione… Io sono solo il mio sé… La confusione, l’aggressività, la negatività sembrano lontani da me… non fanno parte della mia essenza… Sono sereno, pieno di amore, senza peso…

Posso liberare il mio pieno potenziale perché riesco a lasciare le catene delle restrizioni e delle etichette che mi trattengono… Mantengo la consapevolezza che io sono un essere di pace… di luce… situato al centro della fronte… Gradualmente… ritorno al momento presente, nel luogo in cui mi trovo e, con gli occhi aperti, mi soffermo ancora un poco in questo silenzio profondo.